In bilico

132 In bilico Questo il commento amareggiato della prof e io non riesco a dire niente a mio favore o a mia discolpa. Poi, però, lei mi elogia per aver cercato di farcela da solo e per aver tenuto testa a Chielli, ma conviene che adesso è il caso di agire diversamente. Lodovica mi sorride, stringendomi la mano. Mi sento così piccolo e stupido. Fusoni concorda con la collega di chiamare mio padre (che sorpresa!) e il maresciallo e di ridiscutere sul da farsi. In classe, invece, fervono i preparativi per la festa. All uscita di scuola incomincio ad agitarmi parecchio. Temo un agguato di Chielli da un momento all altro; so che non devo rimanere solo, ma l ultimo pezzo di strada per tornare a casa mi vede senza rete di protezione: Luigi sa bene dove abito. Saluto Lodovica con la preoccupazione sulle labbra e, nonostante con un solo bacio lei mi faccia sentire in paradiso, oggi il mio paradiso è sceso un po . «Che stai combinando, Timo? L avvoltoio ha agguantato la sua preda annunciata. «Che vuoi ancora da me, Luigi? La determinazione che tiro fuori non mi aveva avvisato. «Che voglio? Chi hai messo in mezzo a sta storia? Vorrei sapere come diavolo fa a conoscere i dettagli di tutto quello che mi succede in tempo reale: mi ha attaccato una video-spia da qualche parte? «Non rompere, sai anche tu quello che sta succedendo! , sto gridando. «Bastardo! Bastardo tu, bastardi tutti! , mi agguanta per la collottola, guardandomi negli occhi con una disperazione tagliente. Smetto di respirare per qualche secondo. Poi, lui si accascia a terra, le mani tremanti sul viso. Resto in piedi accanto a lui, dentro al portone di casa, infastidito e imbarazzato. lo stesso film del cantiere. Una parte di me vorrebbe

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