Il processo di Norimberga

Il processo di Norimberga La seconda guerra mondiale era finita da pochi mesi quando nella città tedesca di Norimberga ebbe inizio uno dei processi più famosi della storia, destinato a durare quasi un anno (18 novembre 1945 - 1 ottobre 1946). Sul banco degli imputati, di fronte a giudici statunitensi, inglesi, francesi e russi, comparvero alcuni alti gerarchi nazisti e alcune istituzioni militari e poliziesche della Germania, fra cui l Alto Comando dell esercito, le SS e la Gestapo. Era la prima volta che, al termine di un conflitto armato, i vincitori sottoponevano a processo esponenti della parte sconfitta. Una procedura così insolita era giustificata dalle atrocità commesse da Hitler e dai suoi principali collaboratori prima e soprattutto durante il periodo bellico. Tra le imputazioni spiccavano le seguenti: crimini di guerra, per i trattamenti disumani nei confronti di popolazioni civili e prigionieri di guerra (torture, schiavitù, saccheggi). crimini contro l umanità, per le atrocità nei confronti di avversari politici, minoranze razziali e di interi gruppi etnici (il genocidio degli ebrei). Il suicidio di Hitler, di Goebbels e di Himmler sottrasse al giudizio, rispettivamente, il principale responsabile dei crimini contestati, il suo più fedele portavoce e il più spietato esecutore dei suoi ordini, ma davanti alla Corte sfilarono comunque ventuno importanti gerarchi nazisti, fra cui ricordiamo: Hermann G ring, il numero due della Germania, il personaggio di maggiore spicco presente al processo; tra le sue colpe vi fu quella di aver istituito la Gestapo, la terribile polizia segreta del regime; Rudolph Hess, numero tre del partito dopo Hitler e G ring; Karl D nitz, comandante della flotta da guerra; Hans Frank, governatore della Polonia controllata dai nazisti, soprannominato il boia della Polonia ; Joachim von Ribbentrop, ministro degli esteri del Reich, firmatario del cosiddetto Patto Molotov-Ribbentrop del 1939 con cui si stabiliva la spartizione dell Europa centro-orientale tra Germania e Unione Sovietica; Alfred Rosenberg, ministro del Reich per le zone d occupazione nell Europa orientale e principale teorico dell ideologia razzista; Albert Speer, ministro del Reich per l armamento e le munizioni. Per provare la colpevolezza degli imputati, l accusa si avvalse di centinaia di testimonianze oculari e di imponenti prove documentali, fra cui 274

Il dovere della memoria
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Collana I LIOCORNI