Il dovere della memoria

APPROFONDIMENTI Austria MAUTHAUSEN (1938) Sorto appena cinque mesi dopo l annessione dell Austria alla Germania, questo campo fu costruito interamente con la pietra, su un altura a cui si accedeva attraverso una ripidissima scalinata di 186 gradini. Vi furono internati inizialmente prigionieri tedeschi e austriaci, ma con lo scoppio della guerra vi affluirono deportati di tutte le nazionalità. A Mauthausen e nel sottocampo di Gusen, presto divenuto più grande del campo principale, i prigionieri furono impiegati in lavori durissimi nelle cave di granito e in numerose fabbriche, fra cui le officine aereonautiche della Messerschmitt. Vi furono praticate torture pazzesche, come il gioco dei birilli , che si svolgeva nel modo seguente: i prigionieri dovevano trasportare pesanti massi lungo la scalinata di accesso, quindi, una volta depositato il carico, si lanciavano in corsa disperata nella discesa, mentre le SS facevano cadere su di loro i massi deposti ai loro piedi; se le povere vittime riuscivano a raggiungere incolumi la base della scalinata, dovevano ripetere l operazione finché non trovavano la morte. A Mauthausen furono installati una camera a gas e dei forni crematori. Si stima che questo campo abbia inghiottito dalle 120 alle 200 000 vite umane. Italia FOSSOLI (1943) Sorto nel dicembre del 43, in provincia di Modena, questo campo fu attivo fino all agosto del 44. Adibito a centro di raccolta e di smistamento, da qui partivano convogli diretti al nord, verso i Lager austriaci, tedeschi e polacchi. I deportati vi patirono la fame, ma non vi furono torturati né uccisi. RISIERA DI SAN SABBA (1943) Aperto dai tedeschi a Trieste, dopo l 8 settembre del 43, nei locali di un vecchio essiccatoio, funzionò in parte come centro di smistamento, in parte come campo di sterminio (l unico del genere in Italia). Vi persero la vita circa 5 000 prigionieri, molti dei quali asfissiati con i gas di scarico dei motori diesel. 266

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Collana I LIOCORNI