Storia e geografia dei Lager vittime; la sola costruzione della strada di accesso che lo collegava alla città di Weimar costò la vita a circa 10 000 prigionieri. A Buchenwald furono ospitati oltre 250 000 deportati, provenienti da tutta Europa, in particolar modo dalla Polonia e dalla Russia, che furono impiegati in lavori durissimi, nelle miniere di sale e nelle industrie della zona (nel campo esterno di Dora vennero scavate enormi caverne sotterranee in cui furono installate fabbriche per la produzione di missili). Qui furono praticate tutte le atrocità in uso in questi luoghi (torture, esecuzioni di massa, sperimentazioni su cavie umane). Al momento della liberazione, i sopravvissuti erano meno di 25 000. FLOSSENB RG (1938) Situato nell alta Baviera, fu essenzialmente un campo di lavoro. I deportati venivano impiegati nelle cave di pietra oppure noleggiati a fabbriche che sorgevano nei dintorni, consentendo enormi guadagni alle SS (si pensi che ciascun prigioniero poteva fruttare da 4 a 8 marchi il giorno). Il Lager si ingrandì tanto da contare oltre un centinaio di campi esterni e ospitò vere e proprie fabbriche sotterranee per la costruzione di armi e munizioni. Vi furono internate anche numerose donne. Flossemb rg fu utilizzato altresì come luogo per l esecuzione dei prigionieri di guerra russi e polacchi, oltre che di numerosi civili. Vi furono registrati 73 000 morti, ma l ammontare reale delle vittime non è noto. RAVENSBR CK (1938) Costruito in una landa sabbiosa e desolata, priva di vegetazione, il campo di Ravensbr ck (nome che significa Ponte dei corvi ) fu popolato esclusivamente da donne. Ebbe un estensione notevole, che gli permise di ospitare oltre 10 000 prigioniere impegnate in lavori massacranti, con orari di 11-12 ore giornaliere. Qui vennero deportate anche donne incinte e vi nacquero 863 bambini, quasi tutti morti in breve tempo. A partire dal 1942 il Lager fu dotato di una camera a gas e di forni crematori, divenendo così un vero e proprio campo di sterminio. La mortalità vi fu altissima e si calcola che, su 107 000 deportate che vi soggiornarono, vi persero la vita circa 92 000. BERGEN BELSEN (1943) Creato per ospitare i prigionieri di guerra, raccolse in seguito ebrei provenienti da ogni parte d Europa. Vi morirono circa 50 000 prigionieri, perlopiù di fame, ma gli inabili e gli ammalati furono anche uccisi con iniezioni cardiache o di benzina. In questo campo trovò la morte Anna Frank, l autrice del celebre Diario. 265
Il dovere della memoria
Collana I LIOCORNI