Il dovere della memoria

N Nei primi due giorni abbiamo camminato in colonna, guardate ancora da cani e SS1, cercando spesso di attendere il gruppo successivo per prolungare il riposo, insieme sempre Adriana, Maria, Mara, Pina e io. Il terzo giorno, durante una sosta al margine della strada, Adriana e Maria, all improvviso, decidono di scappare. Approfittando della confusione, saltano su un carro dove ci sono prigionieri militari italiani anch essi in ritirata e scompaiono. Rimaniamo noi tre che non abbiamo avuto riflessi pronti per afferrare l occasione al balzo o che abbiamo avuto più paura della reazione delle SS e dei cani. Dopo altri due giorni di marcia, mentre sostiamo in una pineta, scoppia in lontananza una polveriera: il cielo diventa rosso, il rumore è assordante, il panico investe tutta la colonna. Non si riesce a capire che cosa stia realmente succedendo, abbiamo l impressione di essere in mezzo al cratere di un vulcano, in mezzo a uno spettacolo pirotecnico2 infernale. La colonna si disperde in un attimo, le SS scompaiono, i cani non abbaiano più. Con le mani sulle orecchie per ripararle dagli scoppi ci gettiamo in una macchia di cespugli, ci infiliamo sotto gli arbusti con l ingenua illusione di sfuggire al pericolo e rimaniamo accovacciate, una contro l altra. Ci stanano al mattino i cani e dobbiamo uscire per riprendere la marcia, ma la notte successiva, mentre piove a dirotto, abbandoniamo ancora una volta la colonna e ci inoltriamo in una pineta, dove ci addormentiamo nonostante la pioggia, il freddo e la stanchezza, in 1 Nei primi SS: il campo di Ravensbr ck era stato evacuato dai tedeschi per il sopraggiungere delle truppe anglo-americane e russe. 2 pirotecnico: di fuochi artificiali. 186

Il dovere della memoria
Il dovere della memoria
Collana I LIOCORNI