Il dovere della memoria

I CARNEFICI A tutta prima ne sono contenta: durante una pausa ho avuto già un colloquio con questa prigioniera e da lei ho saputo che è studentessa in Agraria. Mi sembra così di ritornare nella famiglia botanica12. La mia mansione è quella di preparare i pezzi per la saldatura, che la russa deve saldare con la fiamma. Il lavoro non è pesante però richiede precisione ed una operazione di avvitamento che porta via qualche minuto. Una volta preparato il pezzo, la saldatura è operazione di qualche secondo. La sproporzione dei due lavori è evidente e io non posso fornire continuamente materiale pronto in modo che la compagna di lavoro sia sempre occupata. Ritengo di avere al fianco un amica e non mi preoccupo della cosa come avrei dovuto. Infatti facilmente posso osservare che la russa fra una saldatura e l altra si mette immobile, ostentatamente a braccia conserte. Naturalmente la cosa non sfugge al Meister sloveno che cerca di colpirmi ad ogni occasione. Infatti ben presto si avvicina al banco di lavoro, gridando non so cosa. Al che la russa indica me come responsabile del ristare del suo lavoro ed ottiene che io riceva un bel pugno alla spalla. Non dico la mia profonda amarezza di fronte a questo episodio, perché questa viene superata da un altra prova ben più dolorosa. Infatti, ripreso il lavoro, ripetendosi inevitabilmente gli intervalli tra la saldatura dei pezzi, la russa con una singolare ferocia, forse per farsi merito nei confronti del Meister, cerca di colpirmi col ferro rovente del saldatore. Fortunatamente mi ritraggo. La russa riesce soltanto a toccarmi ed a provocarmi un ustione al polso sinistro di cui ancora oggi mi rimane una piccola traccia. [ ] 12 Mi sembra botanica: l autrice è infatti laureata in Scienze Naturali. 120

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Il dovere della memoria
Collana I LIOCORNI