I colori dell'amore

Signorina, lei deve cedere il posto ; il vecchio, adesso, aveva alzato la voce, con autorità. Subito Pina strillò: Maurizio . Sono io, Maurizio. Malvolentieri, perché mi rendevo conto che Pina aveva torto e che, d altronde, anche se avesse avuto ragione, io mettendomi contro un vecchio, avrei fatto la figura del prepotente, mi avvicinai e dissi moscio7: Senta, la consiglio di non insistere . Lui mi guardò, scosse la testa, mortificato, e poi disse: E va bene Non c è più educazione, però , tornando verso la figlia. Tutt intorno ci fu un mormorio di disapprovazione; qualcuno disse: Bella roba mettersi contro un vecchio non fosse altro, l età ; e un giovanotto si alzò e disse alla ragazza: Signorina, prego, si segga , guardandomi con sfida. Io non dissi nulla; ma bollivo di rabbia, non tanto contro il giovanotto che, dopo tutto, si era mostrato gentile, quanto contro il procedere di Pina. Così in silenzio, con tutta la gente intorno che ci guardava storto, come Dio volle, giungemmo a Ostia. Dissi a Pina, sul lungomare: Guarda che queste parti di prepotente non mi piacciono tutti ci guardavano male e avevano ragione . E a me che me ne frega? Volevo sedermi e sono stata seduta . Arrivammo allo stabilimento8. Gesù che folla: a malapena, tra tutti quei corpi nudi distesi al sole, si potevano mettere i piedi per camminare. Il bagnino ci avvertì che avremmo dovuto adattarci in una cabina con altra gente e Pina fece un viso scuro ma non disse nulla. Giungemmo alla cabina: era occupata da una famiglia: padre e madre tutti e due grassi e anziani, e due figli, una ragazza carina, sottile come un giunco, un giovanottello bruno, sui vent anni. Buona gente; e, infatti, 7 8 moscio: debolmente, senza troppa convinzione. stabilimento: area attrezzata per i bagnanti. 175

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Collana I LIOCORNI