Il tesoro degli Etruschi

Capitolo 1 47 Marco e Susi, con le brevi pagaie4, remavano senza fretta: la navigazione si annunziava placida e molto piacevole. Michela, seduta tranquilla dalla parte opposta del fratello pescatore, taceva sentendosi particolarmente felice. Far sparire venticinque secoli, come aveva detto Susi, non era uno scherzo. Eppure le sembrò di riuscirci senza sforzo. Ecco, erano ancora loro, lì nell acqua, ma assieme a loro c erano altri. Il canotto restava canotto, eppure diventava anche una semplice zattera, o un leggerissimo scafo; e su questa imbarcazione di sogno stavano andando sul lago, di fianco a loro, altri ragazzi e ragazze come loro. «Salve! , gridò nel cuore la ragazzina. Rispondevano in una lingua completamente incomprensibile5, ma che importava la lingua? Michela era tutta intenta a comunicare con loro nel linguaggio intuitivo dell amicizia e della gioia. «Ohè , urlò Michele come un forsennato «quasi abboccavi, eh! Ti prendo al prossimo giro . 4 pagaia: corto remo a due pale. 5 lingua incomprensibile: vedi Scheda 2 a pag. 146.

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