Racconti di scuola

36 ALUNNI TERRIBILI Vidi Guerreschi con un occhio guardare sempre me, ma con l altro cercare il moscone, e gli altri fecero altrettanto, sino a che lo scoprirono, e io capii la lotta che si combatteva in quei cuori: il maestro o l insetto? Tanto può la vista di un moscone sui ragazzi delle scuole elementari. Lo conoscevo bene il fascino di questo insetto; ero fresco fresco di studi10 e neanch io riuscivo ancora a rimanere completamente insensibile alla vista di un moscone. Improvvisamente dissi: «Guerreschi (il ragazzo sobbalzò, meravigliato che io conoscessi il suo cognome) «ti sentiresti capace, con un colpo di fionda, di abbattere quel moscone? . il mio mestiere rispose Guerreschi, con un sorriso. Un mormorio corse tra i compagni. Le fionde puntate contro di me si abbassarono, e tutti gli occhi furono per Guerreschi che, uscito dal banco, prese di mira il moscone, lo seguì: la pallina di carta fece: den! contro la lampadina, e il moscone, tranquillo, continuò a ronzare come un aeroplano. «A me la fionda! dissi. Masticai a lungo un pezzo di carta, ne feci una palla e con la fionda di Guerreschi presi, a mia volta, di mira il moscone. La mia salvezza, il mio futuro prestigio erano completamente affidati a quel colpo. Indugiai a lungo, prima di tirare. Ricordati dissi a me stesso di quando eri scolaro e nessuno ti superava nell arte di colpire i mosconi . Poi con mano ferma, lasciai andare l elastico; il ronzio cessò di colpo e il moscone cadde morto ai miei piedi. «La fionda di Guerreschi dissi tornando immediatamente sulla cattedra e mostrando l elastico rosso «è qui, nelle mie mani. Ora aspetto le altre . Si levò un mormorio, ma più d ammirazione che d ostilità e uno per uno, a capo chino, senza coraggio di sostenere il mio sguardo, i ragazzi sfilarono davanti alla cattedra sulla quale, in breve, 10 fresco di studi: il protagonista ha da poco terminato gli studi magistrali (che si concludevano verso i diciotto anni).

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