Wilson lo zuccone

Era come condannarli all inferno! Nessun negro del Missouri aveva alcun dubbio a proposito. Roxy barcollò sulle gambe e il suo volto si scolorì; gli altri caddero in ginocchio come se fossero stati colpiti da una pallottola; le lacrime sgorgarono a fiumi dai lori occhi e le mani si sollevarono in segno di supplica; la replica dei tre fu immediata. Sono stato io! Sono stata io! Sono stato io! Padrone, abbiate pietà, Signore abbiate pietà di noi poveri negri! Molto bene , disse il padrone, rimettendo a posto l orologio, vi venderò qui, sebbene non lo meritiate. Dovreste essere venduti a valle del fiume. I colpevoli si prostrarono a terra, in un trasporto di gratitudine e gli baciarono i piedi, dichiarando che non avrebbero mai dimenticato la sua bontà, e per tutta la vita non avrebbero mai cessato di pregare per lui. Erano sinceri, poiché, come un dio, egli aveva proteso la sua mano onnipotente e aveva chiuso le porte dell inferno quando vi stavano per precipitare. Egli stesso era consapevole di aver compiuto un gesto nobile e magnanimo23 ed era segretamente compiaciuto della sua generosità; quella sera riportò l episodio nel diario, cosicché suo figlio potesse leggerlo negli anni avenire ed essere perciò mosso, a sua volta, ad atti di gentilezza e umanità gione, caratterizzata dalla monocultura, richiedeva un lavoro costante per tutto l anno, senza un giorno di interruzione, e sotto continua sorveglianza. Le condizioni di lavoro e di vita degli schiavi di colore erano pertanto durissime. 23 magnanimo: di animo grande e generoso. 40

Wilson lo zuccone
Wilson lo zuccone
Collana I LIOCORNI