Wilson aveva un tracciato perfetto delle impronte digitali trovate sull impugnatura del coltello, e tra i suoi vetrini aveva un grande assortimento di impronte di donne più o meno giovani, raccolte nel corso degli ultimi quindici o vent anni; le esaminò invano: non diedero alcun risultato nonostante le accurate analisi. Tra di esse non esisteva una copia delle impronte del pugnale. La presenza del pugnale sul luogo del delitto rappresentava una circostanza preoccupante per Wilson. Solo una settimana prima era perfettamente convinto che Luigi lo aveva posseduto e che lo possedeva ancora nonostante la sua pretesa29 dichiarazione che fosse stato rubato. Ed ora, ecco rispuntare il pugnale e con esso i gemelli. Metà della città aveva sostenuto che i gemelli fossero degli impostori30 quando affermavano di averlo perso; ora queste stesse persone esultavano e gli rinfacciavano: Ve l avevamo ben detto! Se le impronte sul manico fossero state le loro ... ma era inutile infastidirli ancora a questo proposito; non erano le loro e lo sapeva perfettamente. Wilson si rifiutò di sospettare Tom; in primo luogo, Tom non era in grado di assassinare anima viva, non aveva carattere a sufficienza; in secondo luogo, se fosse stato capace di uccidere una persona non avrebbe scelto il benefattore che tanto lo amava, nonché suo più stretto parente; in terzo luogo, entrava in gioco l interesse personale; infatti, finché lo zio fosse stato in vita, Tom era sicuro di essere mantenuto e in più conservava la possibilità che il testamento strappato fosse nuovamente redatto; ma, una volta morto lo zio, anche quell opportunità sarebbe sfumata. Per la verità il testamento era già stato rifatto, come si era scoperto proprio ora, ma Tom non poteva saperlo altrimenti ne avrebbe parlato, dato il suo carattere loquace e comuni- 29 pretesa: sostenuta sebbene falsa. 30 impostori: ingannatori, bugiardi. 200
Wilson lo zuccone
Collana I LIOCORNI