sentiva molto depresso. Non sapeva cosa pensare. Gli ripugnava ritirare la fiducia accordata ai gemelli e risolse di non farlo sulla base di una supposizione troppo inconsistente; ma - sì, ci avrebbe pensato, poi avrebbe deciso come agire. Blake, cosa ne dite di questa storia? Perbacco, Zuccone, sono costretto a confessare che la vedo come Tom. Non avevano alcun pugnale; oppure, in caso contrario, è ancora in loro possesso. I due uomini si separarono. Wilson rifletté: Io credo che lo possedessero; se fosse stato rubato, il mio piano l avrebbe fatto saltar fuori, questo è certo. Così penso proprio che l abbiano ancora loro. Tom non aveva alcun progetto in mente quando incontrò i due uomini. Nel conversare con loro, sperava di riuscire a infastidirli un po e di divertirsi a loro spese con una punta di malizia. Ma quando li lasciò era di ottimo umore, perché si era reso conto di aver felicemente centrato parecchi bersagli per pura fortuna e senza fastidiosi sforzi: aveva colpito nel vivo entrambi e li aveva visti in imbarazzo; aveva modificato la dolcezza di Wilson nei confronti dei gemelli introducendo una retrogusto amaro di cui non sarebbe riuscito a liberarsi agevolmente; e, la cosa migliore, aveva fatto scendere di un gradino gli odiati gemelli nella considerazione della comunità; infatti Blake avrebbe spettegolato in giro senza riserve, come è tipico degli investigatori ed entro una settimana l intera città avrebbe riso sotto i baffi alle spalle di quei due che avevano offerto una ricompensa principesca per una bagatella che non avevano mai posseduto o non avevano perso. Tom era molto soddisfatto di se stesso. Il comportamento di Tom a casa fu esemplare per tutta la settimana. Suo zio e sua zia non avevano mai visto nulla di simile prima. Non potevano trovargli nulla da rinfacciare per niente. Il sabato sera egli disse al giudice: Ho un pensiero che mi ossessiona, zio, e, siccome sto 162
Wilson lo zuccone
Collana I LIOCORNI