Wilson lo zuccone

A poco a poco la furia di Roxana si placò, ma fu dura a morire e, anche quando sembrava ormai passata, di tanto in tanto tornava, per così dire, a rumoreggiare in un borbottio di imprecazioni. Una di queste suonava così, Non c è in lui abbastanza sangue nero da tingergli le unghie, e ce ne vuole poco, ma ce n è a sufficienza per colorargli l anima. Poco dopo mormorò: Sissignore, abbastanza da colorare un bel po di anime . Alla fine le sue farneticazioni16 cessarono del tutto e il suo aspetto cominciò a rasserenarsi, segnale, questo, gradito a Tom il quale aveva imparato a riconoscere i suoi stati d animo e aveva capito che ora le stava tornando il buon umore. Notò che di tanto in tanto ella portava inconsapevolmente un dito alla punta del naso. La osservò più attentamente e chiese: Ehi, mamma, hai la punta del naso spelata. Com è successo? Emise il solito scroscio di risate sincere che, in questa forma perfetta, Dio non ha concesso che agli angeli beati in cielo e in terra allo schiavo negro colpito e battuto, e spiegò: il duello, ci sono stata anch io. Buon Dio! stata una pallottola? Sissignore, puoi scommetterci! Molto bene! Allora, com è successo? successo così. Me ne stavo qui a dormicchiare beatamente al buio e bang!, sento una pistola, proprio qui fuori. Balzo su, vado verso l altro lato della casa per vedere cosa sta succedendo e mi fermo alla finestra che dà sull abitazione di Wilson lo Zuccone; non ha il vetro, del resto nessuna delle finestre ce l ha; in ogni modo ero là al buio e guardavo fuori e proprio sotto di me, al chiaro di luna, c era uno dei gemelli che imprecava, ma non tanto, solo un pochino; era quello bruno che imprecava, perché era stato 16 farneticazioni: frasi deliranti, irragionevoli. 150

Wilson lo zuccone
Wilson lo zuccone
Collana I LIOCORNI