Capitolo 6

CAPITOLO 6 Rimasto solo nella landa desolata, diedi libero sfogo a inesauribili lacrime, per alleviare il mio povero cuore da un peso pauroso ed indicibile. Ma non vedevo limiti, né via d uscita, né scopo alla mia troppo grande disgrazia e sorbivo con sete rabbiosa il nuovo veleno che lo sconosciuto aveva versato nelle mie ferite. Quando richiamavo alla mente l immagine di Mina, e la dolce, amata figura mi appariva pallida e in lacrime, come l avevo vista l ultima volta, nell ora della mia vergogna, ecco che il fantasma di Rascal, impertinente e beffardo, si interponeva tra lei e me. Nascosi il viso tra le mani e fuggii attraverso quei luoghi deserti, ma quell orribile apparizione non mi dava pace, anzi mi inseguiva nella corsa, finché non mi lasciai cadere a terra ansante,1 bagnando ancora una volta il suolo di lacrime. E tutto questo per un ombra! E mi sarebbe bastato un tratto di penna per riacquistarla! Ripensai alla sorprendente offerta e al mio rifiuto. Ero confuso, non avevo più giudizio né intendimento.2 Il giorno trascorse. Placai la fame con frutti di bosco e la sete al più vicino torrente. Sopravvenne la notte; mi sdraiai sotto un albero. L umidità del mattino mi destò da un sonno pesante: io stesso mi sentivo rantolare come prossimo alla morte. Bendel doveva avere perduto le mie tracce 1 ansante: respirando con difficoltà, affannosamente. 2 intendimento: capacità di comprendere, ragione. 81

La strana storia di Peter Schlemihl
La strana storia di Peter Schlemihl
Collana I LIOCORNI