minciò ad associare il periodo in cui aveva trovato la piccola Perdita al modo in cui era stata abbandonata, ai gioielli e agli altri segni dei suoi nobili natali; la conclusione evidente di tutto ciò era che Perdita e la figlia smarrita del re erano la stessa persona. Quando il vecchio pastore riferì al re come aveva ritrovato la bambina e le circostanze della morte di Antigono, che aveva visto sopraffatto da un orso, anche Florizel e Perdita, Camillo e la fedele Paolina erano presenti. Egli mostrò il ricco manto in cui Ermione aveva avvolto la bambina e una collana che le aveva messo al collo, come Paolina ricordava; consegnò il biglietto sul quale Paolina riconobbe la scrittura di suo marito. Non si poteva più dubitare che Perdita fosse la figlia di Leonte; ma, quali non furono i sentimenti di Paolina, divisa tra il dolore per la morte del marito e la gioia per l avverarsi della predizione dell oracolo, essendo stata ritrovata l erede del re, sua figlia creduta persa per lungo tempo. Quando Leonte scoprì che Perdita era sua figlia, il rammarico che provò all idea che Ermione non viveva per rivederla fu tanto grande da consentirgli solo di ripetere più volte la stessa esclamazione Oh tua madre! tua madre! . Paolina interruppe queste manifestazioni di gioia e dolore ad un tempo, per rivelare a Leonte di possedere una statua da poco ultimata da Giulio Romano17, l eccellente maestro italiano; questa era così assolutamente somigliante alla regina che, se sua maestà avesse accondisceso a recarsi alla sua dimora per vederla, avrebbe indubbiamente pensato di avere di fronte a sé Ermione stessa. Così andarono tutti là: il re ansioso di osservare la raffigurazione della sua Ermione, e Perdita desiderosa di scoprire quale aspetto avesse la madre mai conosciuta. Quando Paolina scostò il drappo che nascondeva 17 Giulio Romano: architetto e pittore del Rinascimento (1499-1546), dallo stile caratterizzato da effetti illusionistici. 83
Dieci racconti da Shakespeare
Collana I LIOCORNI