Dieci racconti da Shakespeare

la convocò ad un pubblico processo di fronte a tutti i dignitari e i nobili della corte. Quando i grandi signori, i giudici e tutta la nobiltà del regno furono convenuti per giudicare Ermione, e la sventurata regina era in piedi di fronte ai suoi sudditi, come il prigioniero che attende la sentenza, Cleomene e Dione raggiunsero l assemblea e presentarono al re la risposta sigillata dell oracolo; Leonte ordinò che il sigillo fosse spezzato e che le parole dell oracolo fossero lette ad alta voce. Così recitavano: Ermione è innocente, Polissene senza colpa, Camillo un suddito fedele, Leonte un tiranno geloso; il re vivrà senza eredi se quello che è perso non sarà ritrovato . Il re non volle credere alle parole dell oracolo, disse che erano un imbroglio escogitato dai fedeli della regina e intimò ai giudici di procedere nel loro compito; ma, mentre Leonte parlava, entrò un paggio e annunciò che il principe Mamilio, addolorato e indignato nell udire che sua madre, sottoposta a giudizio, rischiava la vita, era morto improvvisamente. Alla notizia della morte dell adorato figlio, che aveva finito i suoi giorni tormentandosi per la sua cattiva sorte, Ermione perse i sensi; Leonte, con il cuore trafitto per la disgrazia, incominciò a provare pietà per la sfortunata regina e ordinò a Paolina e alle altre dame del seguito di portarla nelle sue stanze e tentare ogni cura affinché si riprendesse. Paolina fu presto di ritorno per riferire al re della morte di Ermione. Saputo della morte della regina, Leonte si pentì della sua spietatezza; la credeva innocente, ora che la sua crudeltà aveva spezzato il cuore di Ermione; pensava anche che le parole dell oracolo fossero vere e, avendo appreso che quello che è perso non è ritrovato , ne concluse che sua figlia era la sua unica erede e che senza di lei il trono sarebbe rimasto vacante, essendo mancato il giovane principe Mamilio; ora avrebbe dato il suo regno per ritrovare la figlia perduta. Allora Leonte si lasciò travolgere dal rimorso e trascorse molti anni in tristi pensieri, nel dolore e nel pentimento. 77