Lì si trovava a considerare il nuovo sentimento, quando Giulietta apparve a una finestra, dalla quale la sua straordinaria bellezza risplendeva come la luce del sole nascente; e la luna che mandava i suoi pallidi bagliori sul frutteto sembrò a Romeo pallida e dolente5, perché incapace di reggere al confronto con la superiore lucentezza di questo nuovo sole. Quando ella appoggiò il capo alla mano, egli desiderò con tutto se stesso di essere il guanto che la ricopriva, per poterle toccare il volto. A un tratto Giulietta, che sembrava immersa nei suoi pensieri, sospirò profondamente ed esclamò: Ahimè! . Romeo, rapito dalla sua voce, sussurrò per non essere udito: Oh, parla ancora, splendido angelo! tale infatti mi appari, così affacciata sopra di me come un alato messaggero del cielo, che i mortali ammirano alzando il capo e indietreggiando! . Ignara del fatto che qualcuno potesse ascoltarla, e preda della passione cui l incontro di quella notte aveva dato origine, chiamò per nome l amato, la cui presenza non sospettava minimamente: Oh, Romeo, Romeo! , disse. Perché sei Romeo? Rinnega tuo padre e rinuncia al tuo nome per me; o almeno giurami amore ed io cesserò di essere una Capuleti . Incoraggiato da queste parole, Romeo avrebbe voluto intervenire, sebbene desiderasse anche rimanere ad ascoltare; la giovinetta continuò l appassionato discorso rivolto a se stessa (così credeva) rimproverando Romeo per essere proprio quel Romeo dei Montecchi, desiderando per lui un altro nome o la sua rinuncia al nome odiato e offrendo tutta se stessa in cambio di quel nome, che in fondo non era parte di lui. A queste espressioni d amore, Romeo non poté più trattenersi e, raccolte le battute di Giulietta come se fossero state rivolte alla sua persona e non alla semplice fantasia di lui, chiese alla fanciulla di chiamarlo Amore o di attribuirgli qualsiasi altro nome le piacesse, poiché non sarebbe stato più Romeo se quel nome le dispiaceva. Giulietta si spaventò nel 5 dolente: addolorata, triste. 178
Dieci racconti da Shakespeare
Collana I LIOCORNI