Dieci racconti da Shakespeare

Ganimede gli si rivolse, tentando di parlargli con audacia maschile: Buon pastore, se la benevolenza, o almeno il denaro, possono procurarci un po di sollievo in questo luogo abbandonato, vi prego di condurci in un posto dove ci si possa riposare; questa giovane fanciulla, mia sorella, è tanto stanca dal troppo viaggiare e quasi sviene per la fame . L uomo disse loro di essere solo il servo di un pastore, la cui casa stava per essere venduta; quindi non avrebbero avuto che una povera accoglienza, ma se lo avessero seguito sarebbero stati benvenuti e invitati a servirsi di quel poco che c era. La prospettiva di un ristoro vicino diede loro nuova forza; così seguirono l uomo, comprarono la casa e il gregge del pastore e chiesero all uomo che le aveva accompagnate di entrare al loro servizio. Così, provviste per un caso fortuito di una comoda abitazione e di viveri, concordarono di stabilirsi lì fino a che non fossero riuscite a scoprire in quale parte della foresta stava il duca. Quando si ripresero dalle fatiche del viaggio, incominciarono ad apprezzare il nuovo stile di vita; l idea di fingersi una coppia di pastori le allettava; tuttavia, di tanto in tanto, Ganimede rimpiangeva la sua vera identità e il suo ardente amore per il coraggioso Orlando, di cui si era invaghita perché era figlio del Signore di Rowland, l amico di suo padre. Sebbene Ganimede sapesse che Orlando era lontano mille miglia, tutte quelle che aveva percorso durante il faticoso viaggio, si rivelò ben presto che, per uno strano caso, anche lui si trovava nella foresta di Arden. Orlando era il figlio minore del Signore di Rowland de Boys, il quale, alla sua morte, aveva affidato il figlioletto, allora molto piccolo, alle cure del fratello maggiore, Oliver, incaricandolo, per amor suo, di dargli un adeguata istruzione e di offrirgli tutte le possibilità confacenti alla dignità del loro antico casato. Ma Oliver si rivelò un fratello indegno e, irrispettoso della volontà del padre morente, invece di mandare a scuola il fratello, lo confinò in casa abbandonato a se stesso. Ma, grazie alle sue doti e al suo nobile 102